Film giapponese diretto da Kenji Mizoguchi nel 1954; la sceneggiatura è
di Yahiro Fuji e di Yoda Yoshikata ed è stata ricavata da un romanzo di
Mori Ogai. Tra gli interpreti del film: Kinuyo Tanaka, Eitaro Shindo, Yoshiaki,
Ichiro Sugai e Kyoto Kagawa. La musica fu scritta da Fumio Hayasaka; scene di
Kisabu Itoh e fotografia di Kazuo Miyagawa. Trama: un governatore di grande
saggezza si oppone alla schiavitù e viene perciò inviato in
esilio. Si mettono in viaggio, per raggiungerlo, sua moglie e i suoi due figli;
ma una banda di briganti li assale e catturata la donna la vendono ad una casa
di piacere, mentre i due giovani sono venduti all'intendente Sansho. Poi il
ragazzo, aiutato dalla sorella, fugge per cercar di raggiungere il padre, ma la
sorella, temendo di incorrere nelle ire del padrone, si suicida. Il ragazzo
è riuscito, frattanto, ad arrivare alla capitale dove, seguendo la
carriera amministrativa, diventa governatore come lo era suo padre. Ottenuto
quel posto di comando impone anche l'abolizione della schiavitù. Per un
caso incontra sua madre, ormai prossima alla morte; ed egli l'assiste negli
ultimi momenti della sua vita.